Anche quest’anno è arrivata l’ora della Certificazione in casa Lavanderia Tiziana!
Ogni anno infatti, in questo periodo, ci sottoponiamo alla certificazione ISO 9001 (sistema di gestione per la qualità) e alla certificazione UNI EN 14065:2016, con il certificato di controllo della Biocontaminazione – R.A.B.C.

Per farvi capire meglio come funziona, prendiamo ad esempio un’auto.
Ogni 3 anni bisogna fare la revisione, che per noi è la certificazione globale e massiva, mentre una volta all’anno dobbiamo fare un tagliando, una verifica periodica.

In questo articolo vi vogliamo parlare della certificazione UNI EN 14065:2016, per farvi capire quale sia la lavorazione da attuare per proteggere la biancheria che consegniamo ai nostri clienti.

UNI/EN 14065:2016 – CONTROLLO DELLA BIOCONTAMINAZIONE

La norma UNI EN 14065 indica un sistema di gestione in grado di offrire un livello di qualità microbiologica in base alla destinazione d’uso del tessile e si basa sulla valutazione del sistema di analisi dei rischi e controllo della biocontaminazione (Risk Analysis and Biocontamination Control – RABC).

Il sistema RABC si applica ai tessili trattati nelle lavanderie industriali utilizzati in settori specifici e riguarda l’intero processo: dalla raccolta degli articoli sporchi fino alla consegna dei prodotti pronti all’uso.

Per specifici ambiti pubblici e industriali come i settori ospedaliero, sanitario, alimentare, gastronomico, alberghiero, farmaceutico, l’attenzione alla qualità microbiologica dei prodotti è importante e funzionale perché diventa elemento distintivo della qualità del servizio offerto.

I 7 PRINCIPI del sistema RABC

Come implementare quindi il sistema RABC?

Per prima cosa è necessario tener presente “i sette principi”, alla base di un sistema di analisi del rischio e di controllo della biocontaminazione.

L’applicazione di questi principi comporta l’applicazione e il mantenimento di un sistema documentato e registrato, al fine di:

  • valutare e controllare i rischi che possono influire sulla qualità microbiologica del processo e del prodotto;
  • identificare i pericoli microbiologici;
  • determinare, analizzare, documentare e registrare le misure di controllo e la loro efficacia.
  • Principio 1 – Lista dei pericoli microbiologici e delle misure di controllo
  1. Individuazione dei pericoli connessi al processo, al prodotto o al personale;
  2. Valutazione e classificazione dei livelli di rischio di biocontaminazione dei tessili, in ogni fase del processo, derivanti dal pericolo;
  3. Identificazione delle misuse di controllo atte a eliminare o ridurre i rischi di biocontaminazione dei tessili per ottenere la qualità microbiologica per la destinazione d’uso dei medesimi.
  • Principio 2 – Determinazione dei punti di controllo (cp)

Stabilire punti/fasi/condizioni ambientali che devono essere oggetto di controllo (punti di controllo) nelle varie fasi del processo, al fine di eliminare o ridurre il rischio.

  • Principio 3 – Livelli prefissati e limiti – Tolleranze

Stabilire per ogni singolo punto di controllo, limiti che non devono essere superati al fine di garantire la qualità microbiologica dei tessili.

  • Principio 4 – Sistema di monitoraggio

Stabilire la frequenza delle prove o delle osservazioni per il monitoraggio dei punti di controllo.

  • Principio 5 – Azioni correttive

Stabilire le azioni correttive da intraprendere qualora il monitoraggio dei CP rilevi che un particolare punto/un particolare procedimento/una particolare fase di processo/una particolare condizione ambientale, non rientrino nei limiti di tolleranza (livello di azione).

  • Principio 6 – Definizione dei procedimenti di controllo del sistema RABC

Stabilire i procedimenti atti a verificare che il sistema funzioni in modo efficace.

  • Principio 7 – Documentazione

Definire e mantenere una documentazione adeguata all’analisi del rischio ed al controllo della biocontaminazione (RABC).

L’impegno assunto da noi di Lavanderia Tiziana per accogliere questo processo vuole andare oltre all’introduzione di procedure standardizzate e di una routine documentale.

Si tratta non solo di soddisfare le esigenze della nostra clientela ma di rivolgerci direttamente al consumatore finale, nell’ottica della prevenzione e con l’obbiettivo di fissare la sicurezza ambientale ed alimentare come bene primario da conservare e mantenere.

Se volete altri chiarimenti a riguardo, compilate il modulo sottostante e saremo pronti a rispondere ad ogni vostro dubbio.

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