Se conoscete già Lavanderia Tiziana forse saprete che da anni operiamo nel Settore Alimentare con il servizio di Noleggio e Lavaggio di indumenti da lavoro.

Un settore caratterizzato da molte regolamentazioni, norme ed obblighi per cui è necessario restare aggiornati… e di cui oggi vi vogliamo parlare per fornirvi qualche informazione in più.

Siete pronti?

Lo standard BRC: per la sicurezza alimentare

Per prima cosa è necessario sapere che esistono dei REGOLAMENTI, obbligatori in tutti i loro elementi, e delle NORME VOLONTARIE, standard di qualità che rappresentano un ingresso privilegiato nel mercato della grande distribuzione.

Tra le Norme Volontarie oggi vogliamo approfondire lo Standard BRC- GlobalStandardfor FoodSafety, sviluppato da:

  • British Retail Consortium, che rappresenta i maggiori rivenditori britannici, quali Tesco Stores, Sainsbury’s Supermarket, ASDA Stores, ecc.
  • UKAS (United Kingdom Accreditation Service), organismo di accreditamento nazionale britannico, e da questo riconosciuto. Lo standard è inoltre riconosciuto dal Global Standard for Food Safety.

Si tratta di un’iniziativa internazionale, il cui scopo principale è quello di rafforzare e promuovere la sicurezza alimentare lungo tutta la catena di fornitura.

Come si articola lo standard?

Lo Standard BRC si articola in 4 diverse sezioni che forniscono informazioni su diversi aspetti:

  • PARTE I: sistema di gestione della sicurezza alimentare
  • PARTE II: requisiti
  • PARTE III: protocollo di verifica
  • PARTE IV: gestione e controllo del programma

All’interno di queste sezioni, il punto 7.4 con i suoi sottopunti è quello che ci tocca più da vicino, trattando la tematica degli INDUMENTI PROTETTIVI per DIPENDENTI O VISITATORI PRESSO LE AREE DI PRODUZIONE.

7.4.2 Gli indumenti protettivi devono:

  1. essere forniti in numero sufficiente per il numero di dipendenti;
  2. essere progettati adeguatamente per prevenire la contaminazione dei prodotti (non devono avere tasche esterne sopra la vita o bottoni);
  3. coprire interamente la capigliatura per prevenire la contaminazione dei prodotti;
  4. comprendere mascherine per baffi e barba laddove necessario per prevenire la contaminazione dei prodotti.

7.4.3 Il lavaggio degli indumenti protettivi deve essere effettuato da una lavanderia esterna approvata o da una lavanderia interna, utilizzando criteri definiti per confermare l’efficacia del processo di lavaggio. La lavanderia deve seguire procedure che assicurino: un’adeguata separazione tra gli indumenti sporchi e quelli puliti la pulizia efficace degli indumenti protettivi la fornitura di indumenti puliti adeguatamente sigillati per prevenire le contaminazioni, dalla consegna all’effettivo utilizzo (per esempio tramite protezioni o sacchetti).

7.4.4 Gli indumenti di protezione dovranno essere cambiati con una frequenza appropriata, determinata in base alla tipologia di rischio.

7.4.5 Se vengono utilizzati guanti, questi devono essere sostituiti regolarmente. Se necessario, i guanti devono essere adatti al contatto con gli alimenti, monouso, di un colore distintivo (se possibile blu), intatti e non sfilacciati.

7.4.6 In presenza di indumenti protettivi non adatti per il lavaggio (come protezioni metalliche, guanti e grembiuli), questi devono essere puliti e sterilizzati con una frequenza determinata dalla tipologia di rischio.

Cosa comporta lo Standard BRC per una Lavanderia Industriale?

Per una Lavanderia come noi, la gestione del lava-nolo comporta quindi attività da un punto di vista finanziario, acquistando gli articoli e i capi da noleggiare (i capi possono essere anche D.P.I), ma anche organizzativo e logistico a causa della necessità di una gestione individuale dell’abbigliamento e di una maggiore varietà di tipi di equipaggiamento.

Ogni operatore ha le proprie uniformi e per questo vengono tracciate con un microchip che ne dichiari la durata, la localizzazione, l’usura.
Per operare su questo mercato è dunque richiesto un approccio di tipo industriale e integrato piuttosto che specializzato su una singola fase o lavorazione.

Inoltre, per operare e dare garanzie in questo mercato, noi di Lavanderia Tiziana siamo in possesso dal 2008 della certificazione UNI EN 14065:2016: la certificazione per i “Tessili trattati in lavanderia – Sistema di controllo della biocontaminazione”.

In Italia siamo circa 50 lavanderie industriali ad averla.

La certificazione UNI EN 14065:2016

Questa certificazione garantisce non solo che la biancheria sia sanificata, ma che anche tutto il processo lo sia. I tamponi infatti, oltre che essere fatti sulla biancheria, vengono eseguiti anche sui nastri trasportatori, sui mangani, persino sulle mani di chi lavora in produzione.

Grazie a questa certificazione le aziende che necessitano di avere le certificazioni BRC e IFS, possono quindi averla rivolgendosi ad un’azienda esterna come la nostra, dotata di certificazione UNI EN 14065:2016.

Se necessiti di ulteriori informazioni riguardanti le certificazioni o volessi approfondire qualche argomento in particolare puoi consultare la nostra pagina dedicata: https://lavanderiatiziana.it/certificazioni/ , contattarci allo 0444 830580 o scriverci alla mail marketing@lavanderiatiziana.it

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